Indice
- Cos’è davvero una diagnosi precoce
- Perché aspettare può costare caro al bambino e ai genitori
- I vantaggi concreti di una diagnosi tempestiva
1. Sviluppo di strategie efficaci e autonomia
2. Prevenzione di problemi secondari
3. Maggiore inclusione sociale
4. Ottimizzazione dell’apprendimento - Il ruolo della famiglia nel percorso diagnostico
- FAQ – Le domande più frequenti
Effettuare una diagnosi precoce significa “etichettare” mio figlio?
Quali professionisti possono fare una diagnosi?
Quando è il momento giusto per effettuare una valutazione?
Una diagnosi precoce garantisce la guarigione?
Come posso aiutare mio figlio dopo la diagnosi?
Diciamolo chiaramente: la paura della diagnosi è reale, legittima e tremendamente spaventosa!
Quando il pediatra ci suggerisce di fare qualche valutazione in più, quando l’insegnante ci chiama per un colloquio urgente, quando notiamo che nostro figlio fa fatica in cose che per altri bambini sembrano naturali…ecco che quella sensazione da infarto dietro l’angolo si fa sentire.
E sai cosa pensano tutti i genitori in quei momenti?
«E se poi a scuola gli mettono un’etichetta? E se scopriamo qualcosa di brutto? Forse è solo questione di tempo…magari passa da solo!». È come quando sentiamo un rumore strano dalla macchina: possiamo scegliere di ignorarlo sperando che sparisca magicamente, oppure portarla dal meccanico prima che ci lasci a piedi in autostrada per capire se effettivamente c’era qualcosa che non andava…
Questi sentimenti di incertezza e inadeguatezza portano alla costruzione dello stigma sociale, che ci fa preoccupare anzitempo e che ci allontana dal conoscere la reale natura delle cose, producendo vergogna sia nei genitori che nei bambini. Ma qui sta il punto: il contrario dello stigma è la conoscenza! Perché quando comprendiamo cosa sta realmente accadendo ai nostri bambini, la paura si trasforma in consapevolezza e la consapevolezza può divenire azione.
Perché ricevere una diagnosi non è la fine del mondo: è l’inizio di un percorso di consapevolezza e di crescita!
Cuori leggeri
Scegliere di conoscere è già un atto d’amore verso tuo figlio. E tu, semplicemente cercando informazioni e leggendo questo articolo, hai già fatto il primo fondamentale passo.
Cos’è davvero una diagnosi precoce
Partiamo dalle basi, senza giri di parole. L’identificazione precoce dei disturbi del neurosviluppo è fondamentale perché consente di intervenire tempestivamente, contribuendo a ridurre in maniera significativa l’impatto di tali disturbi sulle traiettorie evolutive del bambino.
Quando di parla di diagnosi precoce si intende osservare attentamente i nostri figli nei primi anni di vita, riconoscere eventuali segnali di sviluppo atipico e, se necessario, rivolgersi a professionisti qualificati per una valutazione più attenta e scrupolosa del neurosviluppo.
È un po’ come avere una mappa del tesoro: prima la leggiamo, prima arriviamo al tesoro!
Se vuoi approfondire il mondo dei bisogni educativi speciali e capire meglio le diverse categorie diagnostiche, ti consiglio di leggere QUESTO ARTICOLO di Cuori Leggeri.
Perché aspettare può costarci caro
Senza voler cadere in inutili allarmismi «aspettiamo e vediamo come va» è forse la frase più pericolosa che possiamo pronunciare quando si tratta di disturbi del neurosviluppo.
E sai perché? Intervenire quando ancora è presente una significativa plasticità cerebrale, ossia entro i primi 7 anni di vita del bambino, consente di influenzare positivamente le fasi sviluppo neuronale, facilitando l’acquisizione di abilità cognitive, sociali ed emotive che ancora si stanno formando!
Devi immaginare infatti che il cervello dei bambini è come una spugna super assorbente: presenta ancora una notevole plasticità neuronale che potrà favorire, grazie ad interventi personalizzati, il compenso di funzioni neuropsicologiche deficitarie o comunque ne ridurrà le conseguenze invalidanti.
Dall’ultima INDAGINE CONSULTABILE dell’Istituto Nazionale di Statistica ISTAT è stato rilevato che per l’anno scolastico 2023/2024 sono quasi 359mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, ovvero il 4,5% degli iscritti che corrisponde ad un aumento di circa 21mila studenti in più rispetto all’anno precedente; tale crescita è particolarmente evidente se si va poco più indietro nel tempo, infatti rispetto all’anno scolastico 2018/2019 l’incremento è stato del 26% circa 75mila in più.
Questi calcoli confermano le previsioni degli enti nazionali e internazionali preposti alla prevenzione e alla cura dei disturbi del neurosviluppo, dimostrando come il numero di diagnosi sia in costante crescita!
I vantaggi concreti di una diagnosi tempestiva
Parliamo di fatti, non di teoria. Cosa succede quando riconosciamo tempestivamente un disturbo del neurosviluppo? E cosa cambia nel concreto nella nostra vita quotidiana?
1. Sviluppo di strategie efficaci e autonomia
I bambini che ricevono supporto precoce, acquisiscono maggiore autonomia e adattabilità in contesti educativi e familiari. Tradotto in un gergo comprensibile? Tuo figlio impara strategie per gestire le sue difficoltà prima che queste diventino montagne insormontabili.
2. Prevenzione di problemi secondari
Una diagnosi precoce riduce il rischio di ansia, depressione e problemi comportamentali.
Ti faccio un esempio un po’ stereotipato ma che ci permette di comprendere cosa intendo: un bambino che non capisce perché fa fatica a leggere mentre i compagni sembrano farlo senza sforzo, potrebbe iniziare a pensare di essere “stupido” mentre una diagnosi tempestiva gli permette di capire che il suo cervello funziona semplicemente in modo diverso e che esistono strumenti per aiutarlo!
3. Maggiore inclusione sociale
Quando comprendiamo i bisogni speciali di nostro figlio, possiamo spiegarli anche agli altri: gli insegnanti e le figure educative, i nonni, gli amici e persino ai vicini di casa!
E questo fa tutta la differenza nella costruzione di un ambiente inclusivo.
4. Ottimizzazione dell’apprendimento
La diagnosi porta con sé anche strategie personalizzate adeguate alle esigenze individuali e specifiche di ogni bambino! È come avere un piano di allenamento su misura invece di seguire quello standard che va bene “più o meno” per tutti ma perfetto per nessuno.
Il ruolo della famiglia nel percorso diagnostico
Ora arriva la parte che preferisco: quella dove ti dico che tu genitore sei fondamentale!
L’ambiente familiare è un elemento chiave nell’intervento precoce (oltre ad essere un fattore epigenetico che influisce sulla probabilità dell’insorgenza o meno dei disturbi del neurosviluppo…ma questo argomento lo approfondiremo più avanti) e per questo la formazione dei genitori attraverso programmi psicoeducativi influisce in modo significativo sulla gestione del disturbo del neurosviluppo e sul raggiungimento di un equilibrio fisico, mentale ed emotivo di tutti i membri della famiglia!
Il coinvolgimento attivo della famiglia nel percorso diagnostico, assistenziale e di cura è un elemento fondamentale nella gestione e nella cura dei disturbi del neurosviluppo.
In altre parole, la famiglia non è un semplice spettatore nel percorso diagnostico e terapeutico: è un protagonista primario, è l’Iron Man nei film della Marvel! Se è vero che i professionisti hanno le competenze tecniche, è altrettanto vero che tu genitore sei il vero esperto, perché conosci tuo figlio meglio di chiunque altro e puoi aiutarlo nella quotidianità, giorno dopo giorno.
Ed è proprio per questo che ho creato i percorsi di formazione per famiglie.
Non si tratta di trasformarvi in terapeuti o neuropsichiatri, ma di darvi strumenti concreti per:
- Comprendere come funziona il neurosviluppo di vostro figlio
- Riconoscere i segnali precoci di difficoltà
- Creare una routine familiare in grado di supportare il benessere di tutti
- Gestire stress ed emozioni (vostre e dei vostri figli!)
Durante gli incontri di Cuori Leggeri, lavoriamo insieme proprio su questi aspetti.
Dall’epigenetica al microbiota intestinale, dalle Life Skills alla gestione delle emozioni, fino alle pratiche igieniste per costruire una strategia solida e sostenibile!
FAQ – Le Domande Più Frequenti
Effettuare una diagnosi precoce significa “etichettare” mio figlio?
No, assolutamente! La diagnosi precoce ci permette di capire come funziona il cervello di tuo figlio per dargli gli strumenti giusti. È come scoprire se dovesse avere bisogno di occhiali: non lo stai etichettando come “quello con gli occhiali” ma piuttosto gli stai permettendo di vedere meglio!
La diagnosi è solamente uno strumento di supporto!
Quali professionisti possono fare una diagnosi?
I disturbi del neurosviluppo vengono diagnosticati da un’équipe multidisciplinare che può includere neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, psicomotricisti e altri specialisti. Il percorso parte solitamente dall’osservazione degli insegnanti oppure dal pediatra di famiglia che, se necessario, indirizza ai servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPI) del territorio.
Quando è il momento giusto per effettuare una valutazione?
Non esiste il momento “perfetto” per effettuare una valutazione.
Il mio consiglio? Se il tuo istinto di genitore ti dice che qualcosa non va, ascoltalo! Chiedi un colloquio agli insegnati di scuola per approfondire i tuoi dubbi, rivolgendo domande specifiche, e chiedi al pediatra di famiglia un parere professionale riportando le osservazioni ottenute dalle figure educative.
Una diagnosi precoce garantisce la guarigione?
I disturbi del neurosviluppo hanno caratteristiche diverse e traiettorie evolutive variabili. Una diagnosi precoce è di fondamentale importanza perché permette di intervenire tempestivamente riducendo in maniera significativa l’impatto di questi disturbi del neurosviluppo sulle traiettorie evolutive del bambino. In molti casi, con gli interventi giusti al momento giusto, è possibile ottenere miglioramenti significativi e, in alcuni casi, una riduzione importante della sintomatologia!
Come spiego nei nostri percorsi formativi, agendo sull’infiammazione sistemica attraverso alimentazione, stile di vita e pratiche educative appropriate, molte famiglie hanno visto trasformazioni incredibili!
Come posso aiutare mio figlio dopo la diagnosi?
Primo: respira!
Secondo: informati da fonti affidabili. Ad esempio puoi leggere QUESTO VADEMECUM.
Terzo: cerca supporto, sia professionale che tra altri genitori che stanno vivendo esperienze simili.
La diagnosi è solo l’inizio: ora hai una mappa che ti guida verso gli strumenti e le strategie più adatte per tuo figlio. E ricorda: non devi per forza sentirti solo in questo viaggio!
Il mio bambino potrà avere una vita normale?
“Normale” è una parola che a me non piace molto! Ogni bambino, con o senza diagnosi, ha il diritto di vivere una vita piena, felice e soddisfacente. Mediante un intervento precoce e terapie adeguate, le persone con disturbi del neurosviluppo possono imparare a conoscere le loro difficoltà e imparare a gestirle, così come conoscere i propri punti di forza e raggiungere il pieno potenziale!
Quanto costa un percorso diagnostico?
In Italia, le valutazioni devono essere effettuate tramite i servizi pubblici di Neuropsichiatria Infantile, e per questo sono gratuite (in alcuni casi prevedono il pagamento del ticket sanitario). Tuttavia non posso nascondere che i tempi di attesa possono essere lunghi, motivo per cui alcune famiglie scelgono di rivolgersi anche a professionisti privati.
In ogni caso, la diagnosi deve essere certificata da strutture pubbliche o da professionisti accreditati per avere validità nelle procedure scolastiche.



